Oltre la musica

A causa del mio coinvolgimento nell’educazione musicale e negli spettacoli, ho viaggiato molto fin dalla tenera età. Per questo mi sono sempre sentita a mio agio in ambienti internazionali, in compagnia di persone provenienti da tutto il mondo. Attualmente parlo fluentemente quattro lingue. Ero un membro della Jeunesse Musicales World Orchestra i cui partecipanti provenivano da 40 paesi diversi. Questa esperienza ci ha insegnato che la musica non ha confini. Pur parlando in diverse lingue, ci siamo capiti bene e siamo riusciti a creare musica insieme. L’ensemble è stato arricchito dalla varietà di origini nazionali ed etniche che i partecipanti hanno portato con sé. Come in un mosaico la varietà di tutti i pezzi ha creato un insieme interattivo, meraviglioso e assolutamente unico.

Sono sempre stata affascinata dal sentire una unità  palpabile nel mondo. E’ affascinante percepire che ci sia una relazione tra la struttura dell’atomo di ossigeno e le scale maggiori, tra la costruzione di una composizione musicale e l’architettura di una cattedrale, tra un guscio di lumaca e una composizione di Bach.

Ad esempio il ritmo, così come è nella nella musica, è un fattore determinante per il mantenimento e la funzione dei cicli vitali nell’ambiente che ci circonda. 

Non è necessario essere musicisti per intuire che come un esecutore perde il ritmo di un brano musicale durante un’esibizione, allo stesso modo se uno dei nostri organi non funziona a ritmo con il resto del nostro corpo, sentiremo presto uno squilibrio e uno stress e può anche originare la malattia.

Nel mondo di oggi il rumore caotico delle grandi città probabilmente ci isolerà dal percepire il ritmo salutare della vita a meno che non riusciamo a rientrare in contatto con il nostro ambiente naturale. Sono cresciuto in una grande città (Budapest) e mi ci è voluto un po’ prima di trovare la connessione con la Natura e il senso di sincronia con essa. Sento di non essere l’unica che percepisce queste esigenze.

 

La mia opinione è che possiamo migliorare la nostra percezione se esaminiamo il nostro mondo, il nostro ambiente e le sue componenti nei loro contesti individuali. Allo stesso tempo dobbiamo mantenere sempre una visione organica che ci permetta creare delle corrispondenze analoghe del mondo.

Nei secoli precedenti la musica faceva attivamente parte della vita quotidiana, tutti i grandi eventi della vita personale o della comunità erano accompagnati della musica e dal canto. ( matrimonio, funerale, raccolta, feste religiose, etc…)

La musica aiutava a gioire, festeggiare, a dare il ritmo del lavoro svolto o a elaborare il dolore. 

Le grandi civiltà tradizionali nella loro storia della creazione del mondo danno il ruolo decisivo al suono.

Oggi siamo ancora circondati della musica, ma solo passivamente.

In questo periodo particolare che viviamo oggi è molto importante per i ragazzi ma anche per gli adulti, scoprire e coltivare la passione di fare musica dove si trova motivazione e ricarica di energia.